Partendo dall’analisi degli scenari economici globali, nell’anno della piena ripresa post-pandemica e dalla correlazione stringente tra andamento economico e viaggi d’affari, focalizzeremo l’attenzione sul riassetto dei confini geopolitici e sugli scenari economici che influenzano inevitabilmente l’andamento del business travel, le rotte e la mobility in generale. Prime infrastrutture ad essere messe sotto la lente di una nuova analisi nel loro rapporto con il viaggiatore, e con l’uomo, sono gli aereoporti e tutti i luoghi toccati da chi viaggi. Come dalla storica definizione del sociologo francese Marc Auge’ questi posti appartengono alla categoria dei “non luoghi” , spazi nati con il tratto distintivo di mancare di identità, di storia e di relazione, insieme alle stazioni, o ai centri commerciali, o agli ospedali . Spazi che non sono stati definiti per vivere, ma per ospitare umanità di passaggio, in attesa, non luoghi definiti tali in quanto risultato della surmodernità in cui l’umanità si muove, in un’epoca dominata dall’eccesso. Da qui la domanda più ampia, dopo aver analizzato gli scenari mondiali grazie alla ricerca di TEHA: aeroporti e hub, sapranno soddisfare le esigenze dei viaggiatori? Che servizi intendono offrire in futuro? E come si stanno comportando airlines, gds e travel management company? L’esperienza ha dimostrato che aprire nuove destinazioni crea richiesta e non il contrario, crea la domanda e migliora anche la situazione economica dei paesi interessati. Il focus del forum sarà incentrato inoltre sulle tariffe aeree e la possibilità da parte delle compagnie di offrire servizi che diano un plus al viaggiatore business, quali fee ridotte, possibilità di priorità in dogana, preferenzialità negli scali e vip services ulteriori rispetto a quelli già esistenti. Quale evoluzione e idee avranno i player rispetto alla sfera dell’attenzione alla sostenibilità, ma anche come fidelizzeranno e come metteranno il passeggero al centro dell’attenzione. Non meno importante l’esplorazione dei futuri servizi a bordo e dell’esperienza dei passeggeri, prendendo in considerazione particolare le aspettative in evoluzione dei viaggiatori di affari e il ruolo della tecnologia nel garantire il viaggio ottimizzato per consumi, spesa, e tempo.
Digitalizzazione e Intelligenza Artificiale stanno andando di pari passo e per il mondo del travel saranno gli strumenti della nuova rivoluzione post pandemia. Il tema della dicotomia tra intelligenza umana e intelligenza artificiale coinvolge prepotentemente l’ambito dell’industria del turismo. La tematica non è solo disquisizione filosofica, è il fondamento della realtà del domani. Il quesito amletico, infatti, verte sull’interrogativo di quanto l‘IA sarà in grado di incidere su quella umana e sulla sua capacità di superarla. Potrà l’intelligenza artificiale far coincidere dati e significati allo stesso modo di quella dell’uomo, rendendolo più performante e razionale delle macchine stesse? La domanda ricorrente è se davvero le macchine siano in grado di auto apprendere e se potranno in futuro sostituire l’uomo in tutte o quasi le attività. Alcune ricerche affermano che l’IA potenzierà le capacità umane e ci consentirà di svolgere una vita migliore scevra di errori – vedi automobili più sicure, disastri naturali evitabili perché prevedibili - , mentre altre sostengono che l’IA possa accelerare l’estinzione della specie umana, nella sua capacità di sostituirla in tutte le sue funzioni principali, sebbene al momento non biologiche. Siamo pronti a rinunciare alla complessità della nostra mente sia razionale che emotiva, in favore della perfezione cinica dell’algoritmo egoista? L'esperienza dell'intelligenza artificiale potrebbe diventare strumento essenziale per il turismo: le previsioni indicano che entro un anno l'intelligenza artificiale sarà in grado di fornire contenuti rilevanti per guidare le vendite. Le agenzie di viaggi online e le tmc sono le prime ad adottare queste innovazioni, contribuendo allo sviluppo di questa frontiera. Con l'utilizzo di queste tecnologie, le travel company e gli attori del turismo potranno fidelizzare i clienti, personalizzando meglio gli itinerari di viaggio grazie ai dati che, in modo coerente, organizzati, su piattaforme, profileranno informazioni e desiderata degli utenti. Altri ambiti in cui l'intelligenza artificiale sta trovando applicazione includono l'assistenza digitale vocale, la gestione intelligente dei bagagli, il riconoscimento facciale per scopi di sicurezza, la personalizzazione dei viaggi, ma anche la gestione delle della security. Tutte queste innovazioni robotiche paiono offrire all’uomo la possibilità di rimettersi al centro con la soddisfazione dei propri desiderata, superando la disquisizione filosofica che vuole dicotomizzare le due categorie più ampie: uomo e tecnologia. Quali saranno le nuove sfide? Come si stanno preparando i player del turismo e della mobilità aziendale? Quali i progetti e come non aver paura del cambiamento e del futuro che verrà?
Nell'industria del turismo, il tema della sostenibilità è diventato un tema centrale che richiede un’analisi sistematica di azioni e risultati ottenuti e ottenibili. Dal 1997 si sono susseguiti protocolli, accordi e conferenze, l’ultima e la più aggiornata quella tenutasi a Glasgow nel 2021, che detta e stabilisce linee guida e obiettivi che coinvolgono tutto il mondo economico in direzione di sostenibilità ambientale e sociale. Partendo dal Decreto n.254/2016 e dalla direttiva CSRD del 2021, che rendono obbligatoria la redazione del Bilancio di Sostenibilità, possiamo analizzare le metriche ESG insieme all'importanza di monitorare e comunicare gli impatti ambientali, sociali e di governance delle aziende, nello specifico, del settore del turismo. Nello specifico vogliamo esaminare segmento per segmento l’industria del travel e discutere delle misure adottate in campo di riduzione di impatto ambientale, di efficienza energetica e non ultima di gestione dei rifiuti, evidenziando, là dove si sono riscontrati, esempi di best practice e di successo. Quanto costa essere sostenibili e quanto (in)sostenibili? Qual è la sfida che le tmc, le aziende e i player del turismo dovranno affrontare? Come possiamo affrontare questo cambiamento?
A seguito del vissuto durante la pandemia si è resa necessaria una analisi sull’importanza dello stato d’animo del lavoratore- viaggiatore durante le sue trasferte. Durante l’ emergenza, chi viaggiava doveva prestare molta attenzione al mezzo scelto, al distanziamento e a tutte le procedure di attenzione verso la propria salute, attenzione che tutte le aziende avevano l’obbligo di tutelare. Best practice attuate a favore di sostenibilità ed efficienza, e che coinvolgevano aspetti economici e di sicurezza insieme, con particolare riguardo al wellbeing dell’individuo. La sfida attuale è quella di selezionare ed individuare flussi e modalità di trasferta che garantiscano supporto continuo e che facciano sentire al sicuro, felice e sereno il dipendente che le effettua. Il mix tra viaggio d’affari e viaggio di piacere si sta sempre più diffondendo e, da parte delle aziende, quasi agevolato, al fine di far meglio vivere l’esperienza lavorativa con la giusta dose di relax o esperienza in famiglia. Ecco perché si parla sempre più di “esperienza” per colmare il vuoto lasciato dal lockdown. Una vita equilibrata crea sicuramente una maggior produttività e attaccamento all’Azienda, potenziandone il senso di appartenenza da parte del dipendente, poiché non solo il contratto ma anche la qualità di lavoro, concretizzano la condizione di benessere psicofisico del dipendente, con tutte le conseguenze positive che tale stato comporta . Insieme alla trasferta con breve vacanza, le Aziende stanno investendo in diversi benefit, che ne aumentano l’appeal per i nuovi candidati: orari flessibili, smart working, servizi ad hoc presso l’azienda (x es check up, asilo nido, lavanderia etc), e investimenti nel welfare. Quali saranno gli sviluppi su cui Aziende e TMC collaboreranno per far si che tutte queste attività portino risvolti positivi sulla salute dei dipendenti? Come organizzare al meglio la filiera e le collaborazioni Nazionali? Che tipo di investimenti le Aziende vorranno/potranno affrontare per permettere ai loro dipendenti di vivere e lavorare meglio.
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